Entrare in un luogo del cuore, prendersene cura e offrirlo alla fruizione puntando su ambiente, natura, divertimento. Sono stati questi i primi passi mossi da un gruppo di quattro giovani di Buccheri che hanno deciso di creare un parco avventura in un luogo, il Bosco di Santa Maria, amato da tutti i residenti del centro nella zona montana della provincia di Siracusa. Nasce così Parcallario, una delle realtà più conosciute del territorio degli Iblei, un parco avventura capace di attirare ogni anno migliaia di persone.
Da cosa nasce l’idea di aprire un parco avventura a Buccheri?
La nostra è stata una scommessa: investire e fare qualcosa per il nostro territorio, per la terra che amiamo e che tutti noi abbiamo vissuto. Siamo quattro soci, tutti di Buccheri e guidarci è stata la voglia di valorizzare le bellezze che abbiamo. Il nostro paese offre tanta natura, tanta bellezza legata al territorio e al verde con questi meravigliosi boschi tra i quali c’è il Bosco di Santa Maria, un’area che fa parte del vissuto di tutti noi. Questo luogo era rimasto abbandonato e inutilizzato ma si prestava benissimo alla nostra idea, di creare un parco avventura che oggi ha compiuto dieci anni di vita.
La vostra è un’offerta integrata, è un parco per i bambini ma anche per gli adulti: un luogo d’incontro…
Esattamente. E’ un parco capace di mettere insieme varie fasce d’età e varie generazioni, magari vedi arrivare la famiglia con i bambini e i genitori che fanno i percorsi e i nonni che possibilmente preparano il barbecue. Ci sono i percorsi che sono adatti a varie fasce d’età ma in generale è il parco che accoglie persone dai 3 agli 80 anni, è alla portata di tutti e questo credo sia la chiave vincente del progetto.
Qual è la sfida più grande che avete dovuto affrontare?
Sicuramente ottenere tutte le autorizzazioni necessarie a realizzare il progetto. Non è stato per niente facile e ci sono voluti due anni ma con grande tenacia e tanti sacrifici siamo andati avanti per la nostra strada, abbiamo trovato le persone che hanno creduto in noi. Il parco all’inizio è nato con poche cose ma con un notevole investimento economico e di energie, poi pian piano abbiamo incrementato i percorsi facendo crescere il progetto che è diventato sempre più bello e completo.
Il vostro progetto unisce l’amore la rigenerazione urbana ai prodotti tipici del territorio…
Penso sia anche questo un modo per promuovere il nostro territorio, le sue bellezze, i suoi sapori. Facciamo poco ristoro ma lo facciamo con prodotti a chilometro zero: carni locali, l’olio di Buccheri, le farine del territorio. La valorizzazione dell’economia locale è qualcosa alla quale teniamo moltissimo.
Quali sono le prospettive per il futuro?
Noi guardiamo sempre con positività al futuro, abbiamo dei progetti di ampliamento e vogliamo continuare a investire. Lo abbiamo fatto investendo su un nuovo sistema che ci aiuta nella gestione del parco e siamo convinti di poter ampliare e migliorare ulteriormente l’offerta nei prossimi anni.