Un’Agenzia nata con l’obiettivo di fare rete e mettere insieme tutti i soggetti protagonisti dello sviluppo. L’obiettivo? La crescita economica e sociale del territorio attraverso un binomio dalle potenzialità enormi: le attività produttive e il turismo sostenibile. A raccontare il progetto che unisce enti pubblici, imprenditori e associazioni di categoria è Paolo Amenta, presidente dell’Agenzia di Sviluppo degli Iblei – Gal Val d’Anapo.
Qual è il ruolo dell’Agenzia di sviluppo sul territorio?
L’Agenzia di Sviluppo degli Iblei – Gal Val d’Anapo, in quanto struttura giuridica consortile pubblica-privata, alla quale aderiscono Enti pubblici, dal Libero Consorzio di Siracusa ai Comuni dell’area montana della provincia (Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide, Solarino, Sortino), Camera di Commercio, Università, Centri di Ricerca, oltre a soggetti privati quali Associazioni di categoria, rappresentanti del tessuto imprenditoriale, microimprese e PMI, anche sociali, di fatto racchiude in se tutti i soggetti protagonisti dello sviluppo, della governance e della crescita produttiva, economica e sociale del territorio nel quale opera.
Sotto questa veste, grazie alla sua struttura e alle sue professionalità tecniche, svolge un ruolo di incubatore di sviluppo e di raccordo tra le rappresentanze istituzionali locali, regionali, nazionali ed europee, le forze sociali e il territorio stesso.
Garantendo, altresì, supporto giuridico, tecnico e gestionale, nelle iniziative di sviluppo così come nell’erogazione di servizi. Una cabina di regia che coordina e tiene insieme i soggetti e gli organismi di partecipazione, avendo come linee guida le vigenti norme regionali, nazionali ed europee, non ultimi il PNRR e la nuova programmazione dei fondi europei, per la crescita del territorio e delle sue comunità.
Quanto è importante fare rete in Sicilia?
E’ fondamentale per la crescita e lo sviluppo di un territorio vasto come quello siciliano, di grande pregio e ricchezza, dalle grandi opportunità non sfruttate o gestite male. Un territorio complesso per certi aspetti a causa dell’arretratezza di molte aree, della frammentarietà degli organismi e delle esperienze, della “fuga” dei giovani e delle professionalità; per questo è fondamentale raccogliere e mettere a disposizione di tutti il bagaglio di conoscenze, saperi e buone prassi, che contribuiscono, nell’insieme, a colmare il gap con le aree e le regioni più sviluppate e produttive del Paese.
Per fare questo c’è la necessità di mettere in Rete, e quindi a disposizione di quanti ne sono privi o carenti questo importante patrimonio, per offrire loro le stesse opportunità e, insieme, lavorare per colmare quel gap strutturale, economico e sociale che ci separa dalle regioni più avanzate.
La Rete, pertanto, è fondamentale per uscire dalla frammentarietà progettuale e operativa, che sinora non ha aiutato nessuno, e passare all’unitarietà, colmando insieme i vuoti, per essere competitivi in una Europa che sempre più guarda alla qualità.
In quest’ottica si inquadra il lavoro di raccordo e di tenuta della Rete che svolge l’Agenzia di Sviluppo degli Iblei che mi onoro di rappresentare.
Attività produttive e turismo: un binomio vincente…
Il territorio siciliano, e per restare nella nostra area, quello ibleo, sono uno scrigno preziosissimo di inestimabile valore. Si pensi alla sua storia millenaria, incrocio di culture diverse e uniche, al vasto patrimonio di beni culturali, monumentali e archeologici, come testimoniano le numerose titolarità Unesco, dal Barocco del Val di Noto alla Necropoli rupestre di Pantalica, a Siracusa, alle tradizioni popolari, alla straordinaria bellezza e suggestione del paesaggio e delle aree naturalistiche, al mare, alla qualità del cibo, alla dieta mediterranea, alle eccellenze delle produzioni agroalimentari.
Un ricco paniere unico da salvaguardare, valorizzare e promuovere che rafforza e migliora l’offerta turistica della Sicilia e del nostro territorio, in un mercato sempre più esigente e altrettanto ricco di domanda.
Un binomio, dunque, attività produttive e turismo, e quindi sviluppo sostenibile, che se visto come unica possibilità di crescita per i nostri territori, ci permette di guardare con fiducia al futuro.
Certo, la qualità dell’offerta turistica passa, innanzitutto, dalla qualità e dalla quantità dei servizi offerti, quindi dalla dotazione logistica e dai servizi che permettono la fruizione del territorio.
Così come l’agroalimentare passa dalla convinzione che c’è bisogno di servizi più efficienti per un agroalimentare competitivo, quindi ricerca e riduzione dei costi di produzione, aiuti e sostegni a chi investe in questo settore, efficienza nella mobilità e nei trasporti per facilitare il raggiungimento dei mercati.
Stesso discorso per quanto riguarda la qualità del cibo e dell’accoglienza, che non può essere affidata al caso ma deve puntare a livelli e professionalità alte. In questo comparto è importante l’apporto della formazione, quindi scuola e imprese.
Tutto questo non è immaginazione, ma potenzialità sulla quale, come Agenzia di Sviluppo degli Iblei, stiamo lavorando e progettando, insieme agli Enti pubblici e al tessuto produttivo del territorio, per catalizzare e indirizzare le risorse economiche messe a disposizioni a livello regionale, nazionale ed europeo.